TRANS EUROPE EXPRESS

PUNTATA N.5
LUNEDÌ 3 NOVEMBRE

- IL ROCK DEI TEMPI MODERNI -

ELEPHANT BRAIN
THE ZEN CIRCUS

ELEPHANT BRAIN
"ALMENO PER ORA"

È sicuramente il rock di questi tempi. Quando l’incontro tra canzone d’autore e distorsione del suono ci mostra uno scenario quasi distopico, apocalittico, sospeso. Tornano gli Elephant Brain, torna l’altra faccia di Perugia che conosciamo anche grazie ai Fask. Tornano con un disco come “Almeno per ora” dentro cui il tempo e la condizione umana sono il vero centro di gravità di questo disco. Nessuna strategia al futuro e nessuna resa alla nostalgia. Soltanto una presa di coscienza di cosa siamo veramente. Almeno questo nella mia lettura…

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THE ZEN CIRCUS
"IL MALE"

La condizione umana passa inevitabilmente per il male. Dovremmo farci pace. O forse, per poterla combattere, è proprio dalla sua accettazione che dovremmo partire. E partendo da qui, le chiavi di lettura di questo nuovo disco degli Zen sono innumerevoli. Ad ognuna la sua.
"IL MALE" è tutto questo... è anche un ritorno al rock delle origini, alla sintesi, a quel modo di evitare inutili sfarzi di scena.
E con Andrea Appino ne abbiamo parlato a lungo.

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Esce per Ianieri Edizioni un libro che in fondo non mostra quel coraggio inutile di inventarsi chissà cosa… finte forme di patetica trasgressione che il più delle volte si potevano evitare. Non troverete niente che possa somigliare a quell’esagerata smania di originalità che nel tempo di oggi sembra essere un dovere. La vita è stata, la storia non va alterata, va rispettata e raccontata in modo nudo e crudo. Altrimenti compriamoci un romanzo. E un giornalista come Federico Falcone, la storia, la rispetta raccontandola con una onestà che sono sicuro fa molto meno share dei dibattiti avvelenati che sfociano poi in risse dialettiche da social. Ormai siamo vittime e schiavi del gossip, annoiati dalla “semplice” verità. E ad esempio, la verità è che Ivan Graziani di cose eclatanti ne ha fatte… ma anche di cose molto meno vincenti. E anche in questo, Falcone, non inventa e non aggiunge. Semmai fotografa. “Ivan Graziani” è il titolo definitivo: un libro sulla vita del cantautore rock per eccellenza che in questo 2025 avrebbe compiuto 80 anni ma che ci ha lasciato troppo presto… con troppa “poca” musica che ancora oggi segna tracciati unici e irripetibili. E di certo, Ivan Graziani, lo sappiamo tutti o forse non ancora tutti, non è stato solo un musicista: il disegno era l’isola felice, la radice primigenia, forse il suo vero grande rifugio contro le brutture del mondo. Alleggeriva tutto, se ne prendeva gioco, demoliva regole e burocrazie, strappa le divise e i rigori per tornare alla fragilità dell’uomo che sempre si rendeva ridicolo quando si armava di imperativi accademici e istituzionali. Come dentro il piccolissimo romanzo che scrisse sotto il servizio di leva militare, un libro ormai introvabile edito da Edizioni Tracce nel 1988. Alleggeriva tutto. Ma niente era superficiale. La vita di Ivan Graziani è tutta raccontata in questo libro. E per vite speciali come questa, non basta mai un libro soltanto.

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